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HO DECISO DI REALIZZARLO PER PRESENTARE I RISULTATI DI UNA PERSONALE RICERCA, ORIENTATA ALLA COMPRENSIONE DELLE CAUSE DEI DISASTRI AMBIENTALI CHE DALLA FINE DEL SECOLO SCORSO, CON UNA CRESCENTE PROGRESSIONE, STANNO FUNESTANDO OGNI ANGOLO DEL MONDO. NE E’ DATA UNA SINTESI IN ITALIANO NEL RIASSUNTO E IN INGLESE NELL’ABSTRACT. DESCRIZIONI PIU’ COMPLETE, SU CAUSE E CONSEGUENZE, NELLA PREMESSA E NELLE SUCCESSIVE PAGINE DEL BLOG.

RIASSUNTO

È in atto una diminuzione della velocità di rotazione della Terra intorno al suo asse; ne segue un naturale e progressivo aumento della durata del giorno, misurato con precisione dagli scienziati dello IERS, in propri laboratori/osservatori presenti in varie parti del mondo. Praticamente si sta verificando un progressivo quotidiano aumento di quello che gli scienziati chiamano LOD (Lenght Of Day) e nell’ultimo secolo e mezzo è aumentato enormemente, passando dai circa 2 millesimi di secondo per secolo a 2 millesimi di secondo per giorno. Un ritardo che allora si poteva effettivamente considerare naturale e del tutto irrilevante, perchè dovuto alla sola azione frenante che la luna esercita da sempre sulla Terra, facendo disperdere una piccola parte della sua energia negli attriti coinvolti nei moti mareali; il suo valore di 2 msec/secolo era stato dedotto con precisione da studi paleontologici effettuati su campioni di corallo fossile (specie “La Rugosa”) risalenti al devoniano, dai quali, contando gli anelli di accrescimento quotidiano contenuti all’interno degli anelli di accrescimento annuale si è scoperto che 350 milioni di anni fa l’anno era composto da 400 giorni.

Agli attuali 365 giorni per anno ci si è arrivati grazie al naturale ritardo di 2 msec/secolo, che all’epoca era imputabile alla sola luna, ma non più oggi. Invece, tutta la comunità scientifica continua ad attribuire alla luna anche l’attuale ritardo di due msec/day. Evidentemente non si sono accorti che in meno di due secoli è aumentato di circa 60 mila volte, arrivando al mostruoso valore di 2 millesimi di secondo per giorno. Che anche questo ritardo dipende dall’azione frenante della luna, lo ha riferito il TG della scienza Leonardo, lo hanno riferito valenti scienziati di fama internazionale, come il prof. Rubbia, tutti i più famosi divulgatori scientifici della TV nazionale (Tozzi, Piero e Alberto Angela ecc.) e vari scienziati dell’università di L’Aquila (prof. Moretti ed altri). Tutto ciò è documentato nei video accessibili con i link riportati nella premessa che segue.

In questi tanti miei passati anni trascorsi a documentarmi e ricercare (sono ormai più di 12), ho potuto invece rilevare che a causare un così enorme aumento del quotidiano ritardo della Terra, non è affatto la luna, ma la dissennatezza umana. Lo si può dedurre in termini di assoluta certezza con le seguenti semplici inconfutabili considerazioni; la prima è la seguente: se il ritardo di due millesimi di secondo al giorno fosse dovuto alla luna, siccome la luna e la Terra esistono insieme da 4,7 miliardi di anni, la rotazione terrestre dovrebbe essere già quasi cessata da oltre 4,6 miliardi di anni. Con un quotidiano ritardo di 2 msec, sarebbero infatti bastati anche solo 100 milioni di anni, per cumulare un complessivo ritardo talmente enorme da far cessare quasi del tutto la rotazione. Invece, poiché la Terra continua a girare impiegando le solite care 24 ore per fare un giro, è del tutto evidente che la scienza ufficiale si sbaglia. Ove ciò non bastasse, c’è da aggiungere che se il ritardo dipendesse dalla luna come tutti dicono, allora le periodiche correzioni apportate al tempo ufficiale fermando per un secondo gli orologi atomici che lo segnano, introdotte ogni qual volta l’allungamento del giorno si approssima ad un secondo, avrebbero la stessa regolare periodicità che hanno le dinamiche legate alla gravità lunare. Sono correzioni disposte dallo IERS (è il cosiddetto “leap second” o secondo intercalare) e consistono nel fermare per un secondo gli orologi atomici che segnano il tempo ufficiale e sono necessarie per rimettere d’accordo il tempo naturale scandito dalla rotazione terrestre che rallenta, con il tempo ufficiale segnato dagli orologi atomici, che invece non rallentano. È del tutto evidente e si ribadisce, che se il rallentamento dipendesse solo dai moti mareali, la periodicità con cui si accumula il ritardo pari ad un secondo, che rende necessarie tali correzioni, avrebbe la stessa regolarità associata al manifestarsi delle maree; invece hanno una periodicità molto irregolare: a volte ogni anno e mezzo, a volte ogni 2 ed a volte ogni tre.

È un ritardo che quindi non può assolutamente dipendere dall’attrazione “fatale” della luna; come ebbe a dire il TG Leonardo nella edizione del 30 dicembre 2016, di cui è riportato il link nella premessa che segue e come tutti, scienziati e divulgatori, sostengono.

C’è poi un’ultima importante considerazione collegata alla pandemia in corso, dalla quale, oltre che una conferma della estraneità della luna al rallentamento della Terra, si possono trarre utilissime indicazioni sulle possibili reali cause che ne sono all’origine. Il 7 gennaio scorso lo IERS ha comunicato che stando ai risultati delle sue misure, almeno fino al 31 dicembre di quest’anno non sarà necessario apportare alcuna correzione al tempo ufficiale; ed è anzi probabile che la prossima venga addirittura rinviata al 30 giugno 2022; ovvero a 5,5 anni dall’ultima apportata alla mezzanotte del 31/12/2016. È una chiara conferma non solo della marcata irregolarità con cui il rallentamento ha luogo, ma è anche una evidente indicazione su quelle che possono esserne le reali cause. Con la pandemia infatti, il mondo si è praticamente fermato ed in particolare si sono quasi totalmente ridotti tutti i trasporti e con essi tutti gli enormi consumi di combustibili fossili; questo deve aver necessariamente causato una riduzione del rallentamento se è vera, come è senz’altro vera, l’ipotesi che il rallentamento è anche causato dall’aumento del momento d’inerzia della Terra. Si pensi p.e. al quasi totale fermo del traffico aereo; ovvero i circa 100 mila aerei che decollavano ogni giorno, trasportando i loro pesantissimi carichi di combustibili fossili alle elevatissime quote di crociera; allontanandoli e rilasciandoli sotto forma di fumi di combustione ad oltre 10 km dall’asse di rotazione terrestre e facendo quindi aumentare il momento d’inerzia della Terra. È quindi evidente che tali consumi giocano un ruolo importante nel processo di rallentamento della Terra, rappresentando la probabile prevalente causa di un suo così enorme aumentato. Causa che va ad aggiungersi a tutte le altre elencate nella successiva premessa e meglio descritte, con riguardo alla disastrosità planetaria che ne segue, nelle ulteriori pagine del blog. Sono comunque tutte cause alle quali è sempre associato un allontanamento di massa terrestre dall’asse di rotazione, al quale, per le ineludibili leggi della Fisica, non può che seguire un aumento dell’inerzia di rotazione della Terra (altrimenti detto momento d’inerzia), quindi una maggiore resistenza a ruotare e quindi l’inevitabile rallentamento.

Essendo la Terra una enorme palla a prevalente consistenza liquida (il fuoco liquido del suo mantello), quel che accade quando rallenta la sua rotazione è presto detto: diminuisce la forza centrifuga applicata a tutte le sue parti in rotazione e il suo diametro equatoriale diminuisce e diminuiscono in proporzione, anche i diametri che corrispondono alle diverse latitudini. Ne conseguono:

1-più terremoti; perché la crosta terrestre rigida, deve assestarsi su un mantello che ha ridotto il suo diametro. Ovviamente ci sarà anche un aumento di tsunami, se i terremoti accadono sotto il mare.

2-più eruzioni; perché per la diversa diminuzione di velocità e quindi di forza centrifuga che si verifica alle diverse distanze dall’asse polare, i volumi terrestri più esterni si appesantiscono di più di quelli più interni, premono sull’enorme massa magmatica del mantello che ovviamente fuoriesce dove può.

3-Più frane alle basse e medie latitudini; perché gli spicchi di crosta terrestre delimitati da due meridiani contigui e dall’equatore (simili ad una fetta di torta), subiscono fessurazioni perché si abbassano di più verso l’equatore e di meno verso il polo nord o sud.

4-Più inondazioni; perché ad ogni restringimento della fascia equatoriale, corrispondono enormi spostamenti di acque oceaniche verso l’equatore dovute alla loro naturale tendenza a ripristinare la sfericità persa con il restringimento. Una più esauriente spiegazione del perché ciò accade è contenuta nella pagina 5 del blog, cui si può accedere rapidamente con questo link: https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/20/inondazione-e-sommersione-di-isole-e-territori-tropicali/#more-310

5-Diminuzione del campo magnetico terrestre; perché al restringimento del diametro equatoriale corrisponde un restringimento del mantello e quindi una maggiore resistenza ai flussi magmatici che lo percorrono secondo traiettorie che si sviluppano circolarmente intorno al nucleo ferroso solido; ne segue una inevitabile riduzione e quini una diminuzione delle correnti elettriche che tali flussi trasportano e che sono all’origine di una rilevante parte del magnetismo terrestre; unitamente alla parte di magnetismo generata dal nucleo ferroso solido, divenuto nei millenni permanentemente magnetizzato. Un più completa descrizione la si può avere accedendo alla pagina 6 del blog. Con il seguente link vi si accede con immediatezza: https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/19/conseguenze-certe-del-restringimento-della-terra-4-diminuzione-del-campo-magnetico-terrestre/#more-330

6-Impazzimento climatico per cause aggiuntive rispetto al più generale cambiamento climatico causato dal riscaldamento globale; lo si può associare alla rilevata diminuzione dell’intensità delle correnti oceaniche conseguenti ai sommovimenti delle acque di cui al precedente punto 4; correnti che come è diffusamente noto hanno una funzione climatica di grande rilevanza. Lo si può associare anche ai casuali spostamenti di enormi quantità di masse terrestri ed alla conseguente alterazione della primordiale equilibratura che la Terra conseguì naturalmente ruotando velocemente intorno al suo asse, quando era una massa interamente liquida. Equilibratura alterata da tali sommovimenti e spostamenti di grandi masse causate dall’uomo (emungimenti di enormi giacimenti di combustibili fossili e minerali vari, costruzione ad elevate quote montane di invasi artificiali, anomale riduzioni per fusione o distacchi di imponenti masse glaciali artiche ecc.) e quindi causa di una precessione aggiuntiva dell’asse polare che causa una più frequente variazione dell’inclinazione dell’asse polare e quindi di una diversa e più variabile esposizione al sole dei due emisferi. Se ne può avere una più esauriente spiegazione alla pagina 7 del blog accessibile con immediatezza con il seguente link:  https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/17/conseguenze-certe-5-cambiamenti-climatici-dovuti-alle-irregolari-variazioni-della-inclinazione-dellasse-terrestre/#more-350

ABSTRACT

There is a decrease in progress of the speed of rotation of the Earth around its polar axis; as a consequence there is a natural and progressive increase in the duration of the day, precisely measured by the IERS scientists in their own laboratories/observatories present all over the world. Practically there is a progressive daily increase of LOD (Length Of Day) and in the last century and a half it has increased enormously, going from about 2 thousandths of a second per century to 2 thousandths of a second per day. A delay wich at that time could actually be considered natural and completely irrelevant, because it was due solely to the braking action that the moon has always exerted on the Earth, causing the dispersion of a small part of its energy in the frictions involved in tidal motions; its value of 2 msec/century had been accurately deduced from paleontological studies carried out on fossil coral samples (especially “La Rugosa”) dating back to the Devonian, from which, by counting the daily growth rings contained within the growth rings annual it turned out that 350 million years ago the year consisted of 400 days.

The current 365 days/year has been reached thanks to the natural delay of 2 msec/century, which at that time was attributable to the moon alone, but no longer today. Instead, the entire scientific community continues to attribute the current delay of two msec/day to the moon. Evidently they did not realize that in less than two centuries it has increased by about 60 thousand times, reaching the monstrous value of 2 thousandths of a second per day. That this delay also depends on the braking action of the moon, as reported by the TG of science Leonardo, as reported by internationally renowned scientists, such as prof. Rubbia, and as reported by all the most famous scientific communicators of national TV (Mario Tozzi, Piero and Alberto Angela etc.) and various scientists from the University of L’Aquila (Prof. Moretti and others). All this is documented in the videos (in italiana language) accessible with the links shown in the introduction that follows.

In these many past years of mine, spent documenting and researching (there are now more than 12), I have instead been able to detect that it is not the moon at all, but human insanity that causes such an enormous increase in the daily delay of the Earth. It can be deduced in terms of absolute certainty with the following simple irrefutable considerations; the first is the following: if the delay of two thousandths of a second per day were due to the moon, since the moon and the Earth have existed together for 4.7 billion years, the Earth’s rotation should have almost ceased by over 4.6 billions of years. With a daily delay of 2 msec, even just 100 million years would have been enough to accumulate an overall delay so enormous that rotation was almost entirely ceased. Instead, as the Earth continues to spin, taking the usual dear 24 hours to go around, it is quite clear that mainstream science is wrong. If this were not enough, it must be added that if the delay depended on the moon as everyone says, then the periodic corrections made to the official time by stopping for a second the atomic clocks that mark it (introduced every time the lengthening of the day is approximately one second) they would have the same regular periodicity that the dynamics linked to the lunar gravity have. They are corrections arranged by the IERS (it is called “leap second”) and consist in stopping for one second the atomic clocks that mark the official time and are necessary to reconcile the natural time marked by the Earth’s rotation that slows down, with the official time marked by the atomic clocks, which instead do not slow down. It is quite evident and it is reiterated that if the slowdown depended only on tidal motions, the periodicity with which the one second delay accumulates, which makes these corrections necessary, would have the same regularity associated with the occurrence of the tides; instead they have a very irregular periodicity: sometimes every year and a half, sometimes every 2 and sometimes every three.

It is a delay that therefore cannot absolutely depend on the “fatal” attraction of the moon; as the Science’s newscast “Leonardo” said in the edition of 30 December 2016, of which the link is shown in the introduction that follows and as everyone, scientists and science communicators claim.

There is also a last important consideration related to the pandemic in progress, from which, as well as a confirmation of the extraneousness of the moon to the slowdown of the Earth, we can draw very useful information on the possible real causes that are at its origin. On 7 January, the IERS announced that according to the results of its measurements, at least until 31 December of this year it will not be necessary to make any corrections to the official time; and it is even probable that the next one will even be postponed to June 30, 2022; that is 5.5 years from the last made at midnight on 31/12/2016. It is a clear confirmation not only of the marked irregularity with which the slowdown takes place, but it is also a clear indication of what may be the real causes. In fact, with the pandemic, the world has practically stopped and in particular all transport has been almost totally reduced and with it all the enormous consumption of fossil fuels; this must necessarily have caused a reduction in the slowdown if the hypothesis that the slowdown is also caused by the increase in the Earth’s moment of inertia is true, as is certainly true. Think p.e. the almost total stop of air traffic; that is the approximately 100,000 aircraft that took off every day, carrying their heavy loads of fossil fuels at very high cruising altitudes; moving them away and releasing them in the form of combustion fumes at a further 10 km away from the earth’s rotation axis and thus increasing the Earth’s moment of inertia. It is therefore evident that such consumption plays an important role in the slowdown of the Earth, representing the probable main cause of its enormous increase. Cause that is added to all the others listed in the following introduction and better described, with regard to the planetary disastrousness that follows, in the further pages of the blog. However, to all these causes is always associated a distancing of the earth’s mass from the axis of rotation, which, due to the unavoidable laws of Physics, can only be followed by an increase in the inertia of rotation of the Earth (otherwise called moment of inertia ), therefore a greater resistance to rotate and therefore the inevitable slowing down.

Since the Earth is a huge ball with a prevalently liquid consistency (the liquid fire of its mantle), what happens when it slows down its rotation is easy to say: the centrifugal force applied to all its rotating parts decreases and its equatorial diameter decreases and the diameters corresponding to the different latitudes also decrease in proportion. The result is:

1-more earthquakes; because the rigid earth’s crust must settle on a mantle that has reduced its diameter. Of course there will also be an increase in tsunamis if earthquakes happen under the sea.

2-more eruptions; because due to the different decrease in speed and therefore in centrifugal force that occurs at different distances from the polar axis, the outermost terrestrial volumes become heavier than the innermost ones and so they press on the enormous magmatic mass of the mantle which obviously comes out where it can .

3-More landslides in the low and middle latitudes; because the segments of the earth’s crust delimited by two contiguous meridians and the equator (similar to a slice of cake), undergo cracks because they lower more towards the equator and less towards the north or south pole.

4-More floods; because each narrowing of the equatorial belt corresponds to enormous displacements of oceanic waters towards the equator due to their natural tendency to restore the sphericity lost with the narrowing. A more comprehensive explanation of why this happens is contained on page 5 of the blog, which can be accessed quickly with this link: https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/20/inondazione-e-sommersione-di-isole-e-territori-tropicali/#more-310

5-Decrease in the Earth’s magnetic field; because the shrinkage of the equatorial diameter corresponds to a shrinkage of the mantle and therefore a greater resistance to the magmatic flows that run through it according to trajectories that develop circularly around the solid ferrous core; it follows an inevitable reduction and therefore a decrease in the electric currents that these flows carry and which are at the origin of a significant part of the terrestrial magnetism; together with the part of magnetism generated by the solid ferrous core, which has become permanently magnetized over the millennia. A more complete description can be obtained by accessing page 6 of the blog. With the following link you can access it immediately: https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/19/conseguenze-certe-del-restringimento-della-terra-4-diminuzione-del-campo-magnetico-terrestre/#more-330

6-Climate madness due to additional causes with respect to the more general climate change caused by global warming; it can be associated with the noted decrease in the intensity of ocean currents resulting from the upheavals of the waters referred to in point 4 above; currents which, as it is widely known, have a climatic function of great importance. It can also be associated with the random displacements of enormous quantities of land masses and the consequent alteration of the primordial balance that the Earth naturally achieved by rotating quickly around its axis, when it was an entirely liquid mass. Balancing altered by such upheavals and displacements of large masses caused by man (extraction of enormous deposits of fossil fuels and various minerals, construction of artificial reservoirs at high mountain altitudes, anomalous reductions due to melting or detachments of massive Arctic glacial masses, etc.) and therefore it causes an additional precession of the polar axis which causes a more frequent variation of the inclination of the polar axis and therefore of a different and more variable exposure to the sun of the two hemispheres. A more exhaustive explanation can be found on page 7 of the blog immediately accessible with the following link: https://perchelaterrasirestringe.wordpress.com/2015/02/17/conseguenze-certe-5-cambiamenti-climatici-dovuti-alle-irregolari-variazioni-della-inclinazione-dellasse-terrestre/#more-350

La lettura della parte riportata in premessa è fondamentale per comprendere la sua enorme gravità; nelle pagine successive, cui si accede cliccando sui relativi titoli indicati nel sommario riportato nella riga immediatamente sotto l’intestazione del blog, a seguire il tasto “Home” sono rappresentate, nella pagina 2 una rassegna di articoli di stampa e di trasmissioni TV dedicate all’argomento e nella pagina 3 un minimo di calcoli e di analisi teorica. Nella stessa riga seguono poi  il tasto “Blog” con il quale si accede ai vari articoli ove sono illustrate tutte le conseguenze più significative associate al rallentamento della Terra, il tasto”About” con il quale si accede al curriculum dell’autore, il tasto “Nuovo appello per la Terra” ove è riportato il testo del nuovo appello per la Terra che sarà inviato alle massime autorità europee e nazionali, corredato dall’elenco dei firmatari che hanno fin quì aderito ed infine il tasto “Che fare”, ove è riportato un minimo elenco di  suggerimenti sul da farsi immaginati dall’autore.

Il link sul curriculum dell’autore, cui si accede con il tasto “About” è stato aggiunto al solo fine di dare conto delle esperienze tecnico-scientifiche maturate dall’autore nel corso della sua lunga attività professionale. I lettori possono trarne consapevolezza che pur non potendo vantare titoli accademici, l’autore ha comunque una lunga esperienza di ricerca scientifica applicata, maturata nel suo ruolo di responsabile del laboratorio di compatibilità elettromagnetica del Parco Scientifico e Tecnologico d’Abruzzo oltre ad una vasta esperienza, comunque scientificamente connotata, di esperto in radiazioni ionizzanti, campi elettromagnetici ed acustica, in base alla quale ha svolto una intensa e lunga attività di consulente per varie importanti aziende pubbliche e private operanti a livello nazionale (RAI, ARPA Abruzzo, Cementir Sacci, Vodafone, Tim, Wind, Tre, ecc.).

PREMESSA

Il progressivo rallentamento della rotazione terrestre intorno al suo asse è accertato da tempo e da alcuni anni è divenuto diffusamente noto; ha raggiunto l’incredibile valore di due millisecondi al giorno; un ritardo mostruoso, di cui nessuno indica la gravità, le vere cause e le nefaste conseguenze. Con una discutibile narrazione, che ne ha di fatto taciuto la gravità (non è dato sapere se per una precisa strategia o per superficialità di analisi) ne ha dato ufficiale notizia anche il telegiornale della scienza “Leonardo” nella sua edizione del 30 dicembre 2016 (vedi link a seguire).  Il dato risulta dalle precise misure effettuate dallo IERS (International Earth Rotation Reference System service); istituzione scientifica con laboratori in tutto il mondo, partecipata dai paesi più avanzati ed espressamente preposta allo studio ed alle misure sulle dinamiche terrestri. La notizia, pur se ormai nota da oltre mezzo secolo, è stata solo recentemente diffusa dalla stampa e dai più noti programmi televisivi di divulgazione scientifica; tuttavia nessuno ne indica le conseguenze e le vere cause. Tutti coloro che ne parlano, ai più alti livelli dell’informazione scientifica, ne attribuiscono l’origine unicamente all’azione frenante esercitata dall’attrazione gravitazionale dalla luna o, per dirla con il direttore Daniele Cerrato nella richiamata edizione di “Leonardo”, alla sua “Fatale attrazione”. Un servizio durato meno di un minuto, per un problema di inaudita gravità, incredibilmente proposto unitamente alle immagini dei fuochi d’artificio che usualmente si svolgono in tutte le maggiori capitali del mondo per festeggiare l’arrivo del nuovo anno; infatti il giorno successivo era il 31 dicembre 2016 ed in corrispondenza della mezzanotte l’UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) su indicazione dello IERS, avrebbe provveduto a fermare per 1 secondo gli orologi atomici che segnano in tempo UTC (Tempo coordinato Universale); introducendo così un ulteriore “Leap second” (il 27° dal 1972) per rimettere d’accordo il tempo dei nostri orologi (scandito da orologi atomici che non rallentano), con il tempo naturale scandito dalla nostra Terra, che invece ha cominciato a rallentare. Al breve spezzone di video si può accedere con il seguente link: https://www.facebook.com/domenico.mastrogiuseppe/videos/vb.100003895330375/1250863658386800/?type=2&theater&notif_t=video_processed&notif_id=1534713233516645. Ovviamente sia “Leonardo” che tutti gli altri famosi divulgatori scientifici che ne parlano, compresi Piero e Alberto Angela, tacciono totalmente sia le vere cause, sia tutte le varie conseguenze che se ne hanno; conseguenze gravissime delle quali è data ampia descrizione nelle successive pagine di questo blog. Nel link che segue c’è un breve pezzo di un “Quark” degli Angela ove, nei termini sopra anticipati, si affronta il tema in argomento:

https://www.facebook.com/domenico.mastrogiuseppe/videos/vb.100003895330375/1250866881719811/?type=2&theater&notif_t=video_processed&notif_id=1534713494071981  .

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La mia ricerca di questi ultimi anni, della quale è data sintesi in questo blog, è stata orientata ad individuare le cause maggiormente significative che danno origine a tale ritardo. Dalla mia analisi è emerso che diversamente da quanto tutti affermano, si tratta di un ritardo che solo per una parte irrilevante è dovuto alla luna (2 millisecondi/secolo); per la rimanente sua gran parte è invece dovuto a tutte quelle molteplici attività umane che causano giganteschi mutamenti della distribuzione della massa terrestre rispetto al proprio asse di rotazione. Sono cioè, tutte quelle attività che con varie modalità, comportano allontanamento di massa rispetto all’asse di rotazione e che quindi determinano un aumento dell’inerzia rotazionale della terra. Nel più appropriato linguaggio della fisica, viene chiamato momento d’inerzia ed è, per il moto rotatorio, l’equivalente della forza d’inerzia lineare; ovvero quella forza che si oppone ad ogni tentativo di far muovere o accelerare un qualsiasi oggetto. La semplice differenza fra le due, sta nel fatto che la forza d’inerzia che oppone un oggetto vincolato su una traiettoria circolare, offre una resistenza potenziata dalla lunghezza del “braccio” (raggio) che la lega al suo asse di rotazione (è l’equivalente di una leva di secondo genere); e più tale braccio è lungo, maggiore è la resistenza che un qualsiasi oggetto rotante, offre alla rotazione. Applicando questo ragionamento alla Terra, si può affermare con la certezza che discende dalla applicabile legge fisica (Legge di conservazione del momento angolare), che ogni estrazione di materiale dal sottosuolo o un qualsivoglia allontanamento di massa dall’asse di rotazione, implica un aumento della sua distanza da tale asse e quindi un aumento del complessivo momento d’inerzia della Terra; il che implica che occorre una maggiore energia per mantenere la stessa velocità di rotazione; ma non essendoci nulla, ma proprio nulla che può dargliela, deve inevitabilmente rallentare. È lo stesso identico principio che fa rallentare la rotazione del pattinatore che piroetta sul ghiaccio quando distende le braccia e lo fa riaccelerare quando le ritrae (NB: questo fenomeno, che diviene spettacolare quando a mostrarlo è la stupenda Carolina Kostner, non dipende dalla maggiore resistenza all’aria delle braccia distese, come in molti sono portati a pensare, bensì dall’aumento del momento d’inerzia del suo corpo che ruota su se stesso, quando distende le braccia e dalla diminuzione dello stesso quando le ritrae).

DAI RISULTATI DELLA MIA RICERCA E DELLE MIE ANALISI, LE PRINCIPALI CAUSE DELL’AUMENTO DELL’INERZIA ROTAZIONALE DELLA TERRA E DELLA CONSEGUENTE DIMINUZIONE DELLA SUA VELOCITÀ DI ROTAZIONE, SONO LE SEGUENTI:

  1. ESTRARRE DALLE PROFONDITÀ DEL SUOLO ABNORMI QUANTITÀ DI MINERALI E COMBUSTIBILI FOSSILI.
  2. BRUCIARE I COMBUSTIBILI FOSSILI E DIFFONDERNE ED ALLONTANARNE I FUMI, NEGLI ALTI STRATI DELL’ATMOSFERA.
  3. SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI E DELLE CALOTTE POLARI PER L’EFFETTO SERRA CHE NE DERIVA E CONSEGUENTE ALLONTANAMENTO DALL’ASSE TERRESTRE, FINO ALL’EQUATORE (6000 Km), DELLA GRAN PARTE DELLE ACQUE DISCIOLTE.
  4. ALLONTANAMENTO VERSO ALTE QUOTE MONTANE, DELLE ENORMI QUANTITÀ DI MASSE D’ACQUA ACCUMULATE NEI NUMEROSISSIMI INVASI IDRICI ESISTENTI E IN COSTRUZIONE IN TUTTO IL MONDO.
  5. COSTRUZIONE DI UNA ENORME QUANTITÀ DI ALTI ED ALTISSIMI GRATTACIELI.
  6. QUOTIDIANO TRASPORTO DI MILIARDI DI TONNELLATE DI COMBUSTIBILI DA PARTE DEI CIRCA 100 MILA AEREI CHE DECOLLANO OGNI GIORNO E CHE RILASCIANO I RELATIVI FUMI DI COMBUSTIONE AD ALTISSIME QUOTE NELL’ATMOSFERA.

Tali cause sono di fatto sconosciute perché nessuno (né la scienza ne l’informazione) le ha mai rese note; ma stante la certezza delle leggi della fisica da cui discendono, non é dato capire se sono volutamente ignorate e quindi volutamente taciute. Nell’elenco non figurano invece quelle che l’informazione nel suo complesso indica negli attriti mareali e nei terremoti, come le sole cause del rallentamento della rotazione terrestre. La prima é nota da secoli all’astronomia ed é di fatto irrilevante perché il ritardo che ne deriva e’ di soli 1,5 msec/secolo; la seconda non l’ho considerata perché praticamente incerta; infatti i terremoti possono determinare sia rallentamenti, se causano aumento del momento d’inerzia, sollevando la crosta terrestre, sia accelerazioni, se ne causano abbassamenti.

Le imponenti modificazione della distribuzione delle masse terrestri causate dal dissennato intervento umano, oltre al rallentamento, danno anche luogo alla perdita, ugualmente disastrosa, della primordiale auto equilibratura prodotta dalla rotazione, quando la terra nella sua totalità, era un enorme ammasso di fuoco liquido. Ne consegue una instabilità del moto di precessione dell’asse terrestre simile a quella che si avrebbe su una ruota di automobile, se stupidamente si rimuovessero le piccole masse posizionate dal gommista sui bordi del cerchione, nel corso dell’operazione di equilibratura. Una precessione irregolare dell’asse terrestre, può dar luogo ad alterazioni di insospettabile gravità del clima e può determinare imprevedibili anomalie nelle dinamiche dei tanti ammassi magmatici, liquidi, solidi e gassosi di cui il sistema Terra si compone (una più estesa trattazione di questo argomento è riportata nel successivo articolo 7 di questo blog).

Una delle costanti primordiali del sistema terra è la distanza dalla luna. In seguito alla sua conquista da parte degli americani ed alla messa a punto di un sistema laser per misurarla, si è scoperto che non è più una costante. Le frequenti misure che si fanno, ne rilevano un progressivo aumento nella misura di circa 5 cm/anno. Non è dato sapere ne prevedere quali conseguenze se ne avranno; è tuttavia certo che anche la perdita di questa costante, rimasta immutata per miliardi di anni, è una conseguenza dell’avvento dell’era tecnologica e del rallentamento della rotazione terrestre che ne è derivata. La terra e la luna sono saldamente legate fra loro da una forza di attrazione gravitazionale di enorme intensità; rappresentano quindi un solido sistema rotante complessivamente assoggettato alla legge di conservazione del momento angolare; il che vuol dire che la somma dei singoli momenti angolari (quello relativo alla rotazione della terra su se stessa e quello relativo alla rotazione della luna intorno alla terra), deve sempre rimanere costante. Ne segue che se il momento angolare della terra diminuisce perché la sua rotazione rallenta, affinché il complessivo momento angolare del sistema Luna-Terra resti invariato, deve necessariamente aumentare il momento angolare della luna e quindi la sua velocità di rotazione intorno alla Terra; l’ulteriore conseguenza è l’aumento della forza centrifuga associata alla rotazione orbitale della luna e quindi il suo progressivo allontanamento dalla terra.

Con la pubblicazione di questa ricerca si spera di poter rendere noto il più diffusamente possibile, l’enorme danno che sta subendo il nostro pianeta, nel più totale e sconcertante silenzio della scienza, dell’informazione e della politica. Si tratta di un danno di gravità inimmaginabile; molto più grave perfino del riscaldamento globale, il quale peraltro concorre anch’esso a determinarlo. E’ irreparabile, sta causando enormi disastri in tutto il mondo e continuerà a causarne sempre di più gravi, se al più presto non si porranno le condizioni per una inversione di tendenza. Le cause, illustrate con chiarezza negli articoli che seguono, risultano di una evidenza che non si concilia minimamente con il colpevole silenzio di tutti; ne è data una esposizione semplice e discorsiva, accessibile a chiunque a prescindere dal grado di scolarizzazione posseduta. Le sole nozioni necessarie sono di dominio comune (1), perché discendono dall’esperienza e dal vissuto quotidiano di ognuno di noi. Chiedo cortesemente a tutti di proseguirne la lettura, perché la posta in gioco è enorme e coinvolge l’intero mondo; ed ogni condivisione potrà rendere più incisiva l’azione intrapresa. Se ne risulterete convinti certamente non esiterete ad aggiungervi alla schiera di persone che già hanno aderito all’appello per la Terra. E’ inteso a chiedere insieme a gran voce, che se ne prenda consapevolezza e si dia finalmente inizio ad un cambiamento radicale del governo delle risorse e dell’ambiente da parte di tutti i Paesi del mondo.

Per farlo è sufficiente accedere a questo link: Appello per la Terra  e sottoscrivere la petizione compilando ed inoltrando il form di adesione cui si accede con il link riportato al termine della lettera.

Domenico Mastrogiuseppe (Fisico) (1)

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L’Aquila, 2 gennaio 2015

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 Per accedere agli articoli:     Blog.

note:

Per comprendere gli argomenti rappresentati in questo blog è sufficiente avere una cognizione minima, anche solo derivante dalle proprie esperienze quotidiane…

…della forza centrifuga; quella forza che sentiamo fisicamente applicata sul nostro corpo quando saliamo su una giostra o quando affrontiamo una curva

…e della  forza peso, che subiamo costantemente per tutta la vita e che per gravità ci incolla al suolo; la sappiamo anche misurare, salendo su una bilancia.

Un pò più complessi sono il concetto di momento d’inerzia di un oggetto che ruota e  la legge di conservazione dell’energia;  ma sono solo di poco più complessi; è sufficiente qualche esempio per capirli ed anche semplicemente sperimentarli su noi stessi; basta sedersi su uno sgabello girevole e farsi dare una spinta rotatoria.  L’energia che viene conferita con la spinta, per la sua legge di conservazione deve “Conservarsi”; per questo dopo la spinta si continua a girare anche senza che ci sia un motore a spingerci; e se quell’energia che ci è stata impressa con la spinta non venisse gradualmente dissipata in calore dagli attriti del perno e nella resistenza all’aria, continueremmo a girare indefinitamente: proprio come fa la nostra Terra, perchè si muove nell’assoluto vuoto sidereo e non ha bisogno di un perno per girare su se stessa. Nel mentre si ruota sullo sgabello, si può verificare che allargando le braccia la velocità di rotazione diminuisce (si badi bene: non per l’aumentata resistenza all’aria delle braccia distese, come in molti sono portati a credere). Questo accade perchè all’atto di allargare le braccia corrisponde un allontanamento di massa dall’asse di rotazione; il che implica un aumento del momento d’inerzia di tutto il sistema rotante e quindi, appunto per inerzia, una maggiore resistenza al movimento (aprire un cancello di ferro alto e stretto è molto meno faticoso che aprire un analogo cancello di pari peso, ma basso e largo); ma dovendo rimanere invariata l’energia posseduta, l’unica cosa che può variare e che varia è la velocità di rotazione; ovviamente in diminuzione. Accade cioè che l’aumentata inerzia rotazionale del sistema, rende la rotazione più faticosa ed a parità di energia posseduta, non può che diminuirne la velocità (in analogia con il movimento lineare, è come se il tutto si appesantisse e quindi,  per mantenere la stessa velocità, sarebbe necessario un surplus di energia che solo un motore o la spinta di un qualsiasi altro mezzo potrebbe fornire).  E’ proprio la stessa identica cosa che sta accadendo per la Terra: allontanando massa dal suo asse di rotazione gli stiamo facendo aumentare il “Momento d’inerzia” (è come se gli stessimo facendo allargare le braccia) e così facendo il suo girare diventa più faticoso; ma siccome nessuno (ma proprio nessuno) gli può dare una spinta e quindi quel pò di energia in più che gli occorrerebbe per conservare la stessa velocità che aveva prima di “allargare le braccia”, è assolutamente fatale che la sua velocità di rotazione diminuisca. Che la Terra sta rallentando è del resto una innegabile realtà; resa di tutta evidenza, pur se vergognosamente taciuta, dalla periodica necessità di allineare il tempo artificiale (UTC) con il tempo naturale scandito dalla rotazione della Terra, fermando per un secondo (ogni circa 18 mesi),  gli orologi atomici che governano su scala mondiale i segnali orari che diffonde “Urbe et orbi” l’UIT (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni): è una operazione del tutto sconosciuta, perchè nessuno mai ne parla, nota come “Leap second”; in Italiano, salto del secondo (definito secondo intercalare). Viene effettuata praticamente di nascosto, ogni qual volta il ritardo accumulato dalla Terra diviene pari ad un secondo; dal 1972, anno in cui si è avviata questa procedura, è stata fatta ben 27 volte: usualmente alla mezzanotte del 30 giugno successivo all’accumulato ritardo di 1 secondo, all’UIT fermano per l’appunto per 1 secondo, gli orologi atomici che segnano il tempo coordinato universale (UTC).

(1)

Il semplice accreditarsi come Fisico può non fornire sufficienti garanzie di attendibilità dell’analisi proposta; per questo ho voluto rendere disponibile il mio curriculum. Spero possa servire ad accrescere la credibilità di tutto ciò che è rappresentato in questo blog. Vi si accede dal seguente link: https://ilrespirodimadreterra.wordpress.com/about/

8 pensieri su “Home Page: Benvenuti

    • Grazie Valeria! Essendo tu la bravissima “Fisico” che ho conosciuto in gioventù (quando con il progetto di monitoraggio dei campi elettromagnetici che avviammo nella nostra regione e per il quale anche tu fosti inizialmente coinvolta, anticipammo di quasi 30 anni quello che poi è diventato il problema del secolo), il tuo bravo con punti esclamativi non può che lusingarmi.

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    • Non credo ve ne siano Augusto. Come ho riferito in apertura di conferenza, nonostante l’enormità del problema e nonostante la semplicità dei concetti e dei banali principi fisici coinvolti, non troverai assolutamente nulla al di là di quanto è scritto nei miei blog. Forse tu hai limitato la tua attenzione solo a questo blog (essendo per mia dimenticanza l’unico che ho menzionato a fine conferenza); ne avevo comunque fatto un altro molto tempo prima (http://ilrespirodimadreterra.wordpress.com), dove oltre a maggiori e più complete spiegazioni sui principi coinvolti, ci sono anche dei semplici calcoli che danno la misura dei fenomeni che ne seguono. Grazie ancora per essere stato presente alla conferenza e per l’interesse che hai mostrato con questo commento.

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  1. Mi complimento per l’analisi che lei fa e per il modo molto chiaro con cui spiega questo problema. Da “fifona” quale sono non nego di esserne rimasta colpita, sarebbe cosa buona diffondere queste informazioni e cercherò nel mio piccolo di farlo! Con tanta stima per lei e per il suo operato le auguro e mi auguro di muovere le coscienze!

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  2. Dottor Mastrogiuseppe, (Appello X la Terra) Mi complimento con lei X l’interessamento su un problema che il mondo intero non vuole affrontare forse X paura oppure xke sono più importanti gli interessi economici che circondano il nostro Pianeta. L’unica forza può venire dai Giovani e soltanto su loro noi tutti dobbiamo puntare X salvaguardare la Vita futura.
    Grazie.
    Franco.

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  3. Questa sera la sua conferenza al Coemm è stata interessante.Grazie per avermi trasmesso la consapevolezza di quello che accade.

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